Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni
«La Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni si occupa degli aspetti psicologici (cognitivi, emotivi e comportamentali) connessi all’attività lavorativa e ai contesti organizzativi. Tra i primi troviamo l’intelligenza (costrutto prevalentemente cognitivo), la motivazione (costrutto prevalentemente emotivo) e la prestazione lavorativa (costrutto prevalentemente comportamentale). Tra i secondi annoveriamo il senso di appartenenza a un gruppo di lavoro e a un’organizzazione (che può incidere positivamente e negativamente sulla propria identità sociale), le dinamiche di ruolo e il conflitto» (Sartori)
Cosa fa quindi lo Psicologo del lavoro nelle organizzazioni, ovvero cosa c’e’ da sapere di psicologico che riguardi il lavoro?
La Psicologia del Lavoro:
-L’individuo al lavoro e nelle organizzazioni
– Caratteristiche cognitive: intelligenza e convinzioni: test psico-attitudinali;
– Opinioni e atteggiamenti;
– Caratteristiche emotive: bisogni e motivazioni;
– Caratteristiche comportamentali: abilità e competenze;
– Abilità, capacità, skill e competenze;
-La valutazione della posizione (job description; job analysis; task analysis);
-La valutazione della prestazione (performance);
-La valutazione del potenziale: dai comportamenti lavorativi ai costrutti sottostanti.
Gruppo di lavoro e lavoro di gruppo: le dinamiche organizzative
– Cooperazione vs Competizione; Inclusione vs Esclusione;
– Coesione vs Conflitto; Leadership vs Membership (Lewin, Likert, Fiedler e Bass);
– Dipendenza vs Autonomia, Orientamento al compito (efficienza operativa) vs Orientamento alla relazione (efficienza interattiva)
Organizzazione e funzioni organizzative
– Lo Sviluppo Organizzativo:
– Selezione e valutazione (Assessment Center e Development Center);
– Formazione (sapere, fare, essere);
– Orientamento (mentoring, tutoring e coaching);
– Culture, sottoculture e controculture;
– Il Diversity Management;
– Il clima e il clima di sicurezza: stress, mobbing, burnout e infortuni sul lavoro.